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Salmone scozzese affumicato Filet Royal ai miyagawa su salsa di avocado hass ed aceto balsamico. Cipollotti rossi caramellati

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- 1 trancio di salmone scozzese affumicato Filet Royal - 1 avocado hass - 2 miyagawa - Dell'aceto balsamico - 4 cipollotti rossi - 1 cucchiaino di aceto - 1 cucchiaio di zucchero di canna - Olio, sale e pepe qb. Eliminare la parte coriacea dell'avocado hass, tagliarlo a tocchettini e frullarlo a crema col mixer ad immersione unitamente al succo di mezzo miyagawa e poco aceto balsamico, regolare di olio sale e pepe; la salsa dovrà risultare assai ristretta. Affettare finemente i cipollotti eliminando lo strato esterno e quello terminale. Oliare una padella e versarvi le striscioline di cipollotti, aggiungere un cucchiaino d'aceto e poca acqua, lasciar cuocere alcuni minuti; inglobare quindi lo zucchero di canna, alzare la fiamma e far caramellare. Oliare un padella antiaderente, saltare velocemente il trancio di salmone scozzese affumicato, già tagliato a strisce di 4 cm circa, irrorando con del succo di miyagawa, aggiustare di pepe. Impiattare la salsa ristretta all'avo

Anni Trenta: tra autarchia alimentare e "cucina del senza"

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Quando Vittorio Emanuele era re bevevamo il caffè; lo fecero imperatore d'Etiopia e ci rimase solo l'odore; lo fecero re d'Albania ed anche l'odore andò via. Questa celebre filastrocca, ironica e sarcastica, richiama alla memoria quel periodo di crisi e di razionamenti alimentari che interessò gli anni Trenta del XX secolo, dove una marcata spinta autarchica alimentare, istituzionalmente programmata, costrinse la popolazione italiana al consumo dei soli prodotti di origine nazionale. Il punto di partenza lo si deve ricercare in un preciso fatto storico. Nel 1935 la Società delle Nazioni inflisse all'Italia alcune dure sanzioni economiche come conseguenza dell'aggressione perpetrata ai danni dell'Etiopia. La reazione del regime fascista, nemmeno tanto scontata, fu quella di incanalarsi in una feroce politica economica di stampo autarchico, incrementata dai fatti della Guerra di Spagna, dove l'Italia fiancheggiava il governo franchista, per collegarsi natu

Crema di barbe rosse, carote, ceci e pecan con dadolata di pane di segale al rosmarino. Kefir al limone

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 Per 4 - 4 barbe rosse precotte - 1 carota - 1 cipolla bianca - 230 gr. di ceci già lessati e sgocciolati - 2 foglie d'alloro - Delle noci pecan - Dei semi di sesamo nero - Delle fette di pane di segale - Del burro - Un trito fine di rosmarino - 100 gr. di kefir bianco - Della scorza di limone - Sale, pepe e olio qb. Pelare la carota e tagliarla a rondelle, eliminare la parte coriacea delle barbe rosse e spezzettarle, ridurre la cipolla a spicchi; porre il tutto in una pentola e coprire a filo con l'acqua, aggiungendo le due foglie d'alloro; cuocere a fiamma piuttosto dolce, coperchiato, per circa un quarto d'ora; successivamente unire i ceci e proseguire per circa 10 minuti. Nel frattempo ricavare una dadolata dalle fette di pane di segale, pestare finemente del rosmarino in un mortaio; far andare sul fuoco per qualche minuto la dadolata col burro spolverando col fine rosmarino. Eliminare le foglie d'alloro dalle verdure cotte e frullarle nel mixer ad immersione, r

Tra scalchi e Maestri di Casa: le regole del banchetto barocco

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IL COPPIERE deve haver polizia et fedeltà, gravità della persona e sopraintendere ai vini, alle acque, alle sottocoppe, bicchieri e vasi di bottiglieria. LO SCALCO che avendo in mano la vita del padrone conviene stia molto avvertito che li cibi destinati per la bocca di esso siano di ottima qualità e che passino per più poche mani possibili con farsene la solita credenza dal cuoco prima di portarli in tavola. IL TRINCIANTE, giovane, robusto, di bello aspetto, mentre si esercita al servizio stia fermo sui piedi, guardandosi quanto può di toccare la tavola con la vita o ungersi le mani, aiutandosi al salvietto sopra la sinistra che egli terrà salda durante l'operazione. Non farà rumore col coltello sopra le vivande e piatti e tanto meno non si farà sentire con sternuti o tosse. Fornito che sarà di mangiare il padrone o altro suo commensale coprirà con un tondo il servito dei coltelli rivoltando il tovagliuolo sopra il quale è posto e facendo riverenza lo leverà di tavola consegnandol

Kufta con salsa Muhammara

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 Per 3 - 300 gr. di carne mista macinata - 30 gr. di pecorino grattato - 100 gr. di pangrattato - 1\2 cipolla bianca - 1\2 spicchio d'aglio - 1 uovo - Cumino - Latte - Noce moscata - Olio evo, sale e pepe qb. Per la salsa Muhammara: - 1 peperone rosso - 25 gr. di noci - 38 gr. di pangrattato - Dell'aceto balsamico - 1 e 1\2 cucchiai di olio evo - 1\2 cucchiaio di concentrato di pomodoro - 1\2 spicchio d'aglio - Cumino - Paprika forte - Sale Arrostire il peperone in forno a 200 gradi per 40 minuti circa, adagiandolo in una leccarda rivestita di carta forno; porlo quindi in un sacchetto di carta ed intiepidirlo. Triturare cipolla ed aglio, impastare tutti gli ingredienti della kufta: modellare delle polpette con forma assai allungata ed infilzarle con degli spiedini di legno; cuocerle in forno a 180 gradi per circa 25 minuti. Spellare i peperoni, triturare noci ed aglio, inserire in un mixer tutti gli ingredienti della Muhammara fino ad ottenere una salsa non troppo liquida.

Grigliata di calamari marinati alle bacche rosa e limone su crema di zucchine alla bottarga di muggine. Verdurine fritte in sorgo e frutta secca

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 Per 2 - 4 calamari - 1\2 limone, succo - Delle bacche rosa - Del prezzemolo - 2 zucchine - 1 carota - Della bottarga di muggine in polvere - Della farina di sorgo - Del pan grattato - Due uova - Dei ciliegini semisecchi - Olio di semi di arachide - Un trito fine di frutta secca mista - Olio evo e sale qb. NB: le quantità sono a discrezione, a seconda dei gusti Sciacquare sotto l'acqua corrente i calamari, staccare testa e viscere, eliminare la penna di cartilagine del corpo, lavare nuovamente i calamari. Separare tentacoli e teste, eliminando quest'ultime; prestare attenzione a scartare anche il dente. Salare e marinare il tutto in frigo per circa due ore, utilizzando il succo di mezzo limone, delle bacche rosa, del prezzemolo ed abbondante olio; allungare con poca acqua. Cuocere al vapore una zucchina, frullarla a crema col mixer ad immersione, inglobando la bottarga di muggine, pochissime bacche rosa, olio e sale. Tagliare a piccole julienne l'altra zucchina e la carota,

Alimentazione templare tra precettorie d'Oriente e d'Occidente #1

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Verso la fine del 1200, durante la sua massima espansione in Oriente, l'Ordine Templare possedeva in quei territori circa 18 grandi fortezze, ognuna dotata di specifiche funzionali guarnigioni. Le ingenti somme che arrivavano da Occidente in Oltremare permettevano di mantenere nel tempo la funzionalità di castelli e di strutture, tutti assai inaccessibili. Essi servivano a proteggere i territori circostanti dagli attacchi degli infedeli ed erano ovviamente situati in alcuni luoghi strategici, come le valli dell'entroterra, di modo da poter anche efficacemente controllare le arterie viarie che conducevano verso le ricche città. Per poter esercitare un controllo capillare sul territorio, partendo da queste strutture principali, i cavalieri dominavano con facilità una serie di strutture e fortificazioni minori, dotate di casali, mulini, vigne, oliveti e terre sottoposte ad arboricoltura con estese piantagioni di cedri.  Nella sua Histoire de la conquête de la Syrie et de la Palest

Torta alle Williams rosse, cioccolato di Modica e vaniglia

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- 3 pere Williams rosse - 100 gr. di burro - 120 gr. di farina 00 - 3 uova medie - Scorza di 1\2 limone - 150 ml. di latte - 80 gr. di fecola di patate - 70 gr. di cioccolato di Modica - 1 bustina di lievito per dolci - 1 bacca di vaniglia - 200 gr. di zucchero Aprire il baccello di vaniglia, estrarre i semi e lasciarli in infusione nel latte. Separare gli albumi e montarli a neve ferma. Tagliuzzare grossolanamente il cioccolato di Modica e le pere Williams rosse a tocchetti. Sciogliere il burro. Montare a spuma i tuorli con lo zucchero, quindi incorporarvi il latte, il burro e, a più riprese setacciando, la farina, il lievito e la fecola di patate; proseguire con il cioccolato e della scorza di limone finemente grattugiata. Inglobare in ultimo le pere e le chiare d'uova. Imburrare ed infarinare uno stampo, versarvi il tutto e lasciar cuocere, forno statico, a 180 gradi per circa 45 minuti.

Bocconcini di spigola al vapore con gremolada alla bottarga di muggine, anacardi e curcuma su salsa di lattuga romana

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 Per 4 - 4 filetti di spigola - 35/40 gr. di bottarga di muggine - 12 gr. di scorza di limone - 300 gr. di lattuga romana - 30 gr. di anacardi - 5/7 gr. di prezzemolo - Poca curcuma - Del brodo vegetale - Olio, sale e pepe qb. Preparare la gremolada di bottarga di muggine con anacardi e curcuma: tritare la scorza di limone, il prezzemolo, gli anacardi, il tutto non troppo finemente; aggiungere la bottarga di muggine e poca curcuma. In un pentolino far appassire abbondantemente la lattuga romana aiutandosi con del brodo vegetale, frullarla a crema regolando di olio, sale e pepe (se risulterà troppo ristretta allungare con altro brodo); lasciar intiepidire. Tagliare i filetti di spigola a bocconcini, cuocerli velocemente a vapore; aggiustare quindi di sale e pochissimo pepe. Distribuire la crema di lattuga romana in un piatto, nappare con i bocconcini di spigola e spolverarli con la gremolada.

Smoothie bowl con uva, more, anacardi, menta, granola e bevanda di mandorle

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 Per 2 - 130 gr. di more - 1 banana  - 15 acini di uva bianca Vittoria - 80 ml. di bevanda di mandorle - Degli anacardi - Della granola  - Menta Tagliare l'uva ed eliminare i semi, ricavare delle rondelle dalla banana. Porre tutta la frutta in una leccarda rivestita di carta da forno e metterla in freezer per circa un'ora e mezzo. Frullarla ben ghiacciata nel bicchiere del frullatore, aggiungere la bevanda di mandorle fino a rendere spumoso il tutto. Versare la crema di frutta nelle ciotole, livellare ed imbellire con della granola, degli anacardi e della frutta fresca.

Bernardo di Chiaravalle e la Règle primitive: i Cavalieri Templari a tavola

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Una nuova cavalleria è apparsa nella terra dell'Incarnazione [...] essa è nuova, dico [...] che si combatta contro il nemico non meraviglia [...] ma che si combatta anche contro il Male è straordinario. Essi non vanno in battaglia coperti di pennacchi e fronzoli, ma di stracci e con un mantello bianco [...] essi non hanno paura del male in ogni sua forma [...] essi attendono in silenzio ogni comando aiutandosi l'un l'altro nella dottrina insegnata dal Cristo [...] essi fra loro non onorano il più nobile ma il più valoroso [...] essi sono i Cavalieri di Dio [...] essi sono i Cavalieri del Tempio.           Bernardo di Chiaravalle, De laude novae militiae ad Milites Templi . In occasione del Concilio di Troyes del 1128, durante l'approvazione della Regola . Dopo l'anno Mille in Europa si realizzò un marcato flusso di pellegrini che si spostavano verso la Terrasanta. L'esigenza di visitare i luoghi sacri della Cristianità era generata da un genuino sentimento relig

Riso al vapore in salsa di barbabietole e crescenza con salmone affumicato all'aneto

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 Per 2 - 180 gr. di riso superfino - 80 gr. di barbabietole - 80 gr. di salmone affumicato all'aneto - 75 gr. di crescenza - Pochissimo trito di bacche di Schinus - Poco latte - Olio evo, sale e pepe qb. Versare dell'acqua in una pentola con cestello per cottura a vapore. Porre il riso nel cestello, coperchiare. Dal momento dell'ebollizione dell'acqua calcolare dai 10 ai 15 minuti per la completa cottura del riso. Nel frattempo pulire accuratamente le barbabietole e frullarle col mixer ad immersione; sciogliere delicatamente la crescenza sul fuoco con poco latte ed inglobarla alla salsa di barbabietole, regolare di sale, olio e pepe; tagliuzzare finemente su un tagliere il salmone affumicato all'aneto; pestare pochissime bacche di Schinus. Servire il riso a temperatura ambiente, regolare subito con olio e mescolare; porre il trito di salmone aggiustando di sale e pepe; nappare con la salsa alle barbabietole e crescenza spolverando con le bacche di Schinus pestate.

Bocconcini aromatici di filetto di orata al vapore, verdurine croccanti in farina di mais, salsa al mango, lime e senape

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 Per 2 - 4 filetti di orata - Della farina di mais - 2 barbabietole rosse - 1 carota - 1\2 cetriolo - Dell'olio di semi di arachide - Del timo - Delle bacche di Schinus - 1\2 mango ben maturo - Poco succo di lime - 1\2 cucchiaino di senape dolce - Olio evo, sale qb. Tagliare finemente alla mandolina le barbabietole ed il cetriolo, a listarelle la carota, stenderli sopra un canovaccio e coprirli con un altro cercando di asciugare il più possibile le fettine. Mettere a scaldare abbondante olio di semi di arachide, passare le verdure nella farina di mais e friggerle velocemente. Adagiare il fritto in una leccarda rivestita di carta assorbente e regolare di sale. Pelare il mango, ridurre a tocchetti la polpa e frullarla col mixer assieme a poco succo di lime e delle bacche di Schinus, regolando di olio e sale; amalgamarvi una puntina di senape dolce. Pestare pochissimi timo e bacche di Schinus, spargerli sui filetti di orata privi della pelle, regolare di sale. Arrotolare i filetti e c

Le strutture del gusto in cucina: dalle invasioni barbariche alla Firenze medicea delle feste per San Lorenzo

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E' possibile descrivere circa 1500 anni di storia dell'alimentazione, esporre velocemente il discorso alimentare, come si è evoluto, partendo dalle invasioni barbariche per arrivare allo sfarzo, all’ostentazione ed al classismo di epoca rinascimentale, con un'analisi degli elementi antropologici coevi alle varie epoche? Compito arduo ma fattibile. L'uomo e la sua cultura si determinano tramite la secolare, fedele compagna: la cucina. La corte, la borghesia cittadina, il popolo delle campagne e ciò che fu fondamentale per lo sviluppo di una primissima cultura alimentare comune europea - l’intervento e la regolamentazione della chiesa sul cibo - sono alla base del perenne dibattito di storici ed antropologi alimentari. In piena epoca medicea come venivano strutturati i banchetti per le feste di San Lorenzo? Che tipologia di documentazione abbiamo a disposizione, proveniente direttamente dall'archivio del Capitolo di San Lorenzo? Per capire l’evolversi del discorso

Bowl al platano, ananas, melone, vaniglia, miele di fiori d'acacia, granola al cioccolato, lamponi e semi di chia

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 Per 4  - 1 platano - 2 meloni - 450 gr. di ananas - 1 bacca di vaniglia, semi - 180 gr. di granola al cioccolato - 100 gr. di lamponi - 2 cucchiai di semi di chia - 2 cucchiai di miele di fiori d'acacia - 2 cucchiai di zucchero di canna - 300 gr. di cubetti di ghiaccio Sbucciare con cura il platano, avendolo acquistato molto maturo, affettarlo. Ricavare dei tocchetti dai meloni e dall'ananas, frullare il tutto riducendo a crema. Aprire nel senso della lunghezza una bacca di vaniglia, amalgamare i suoi semi alla frutta assieme al miele e allo zucchero di canna. Unire i cubetti di ghiaccio e continuare a frullare fino ad ottenere un composto piuttosto spumoso. Imbellire con della granola al cioccolato, dei semi di chia e dei lamponi tagliati per il verso della lunghezza. Servire subito.

Biscotti alla farina di sorgo, cocco, cioccolato, pistacchi e vaniglia

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 Per 12-14 biscotti - 125 gr. di farina di sorgo - 125 gr. di cocco essiccato grattato - 85 gr. di olio vergine di cocco - 70 gr. di zucchero semolato - 1\2 bacca di vaniglia, semi - 1 uovo grande - Granella di pistacchi - 2 cucchiaini abbondanti di lievito - 35 gr. di cioccolato fondente al 70% - Poco sale Aprire il baccello ed estrarre i semi, lasciarli in infusione nell'olio di cocco per mezz'ora. Riunire zucchero, olio e uovo in una ciotola, portare il tutto a cremina uniforme. Aggiungere la farina ed il lievito, incorporando a più riprese, unicamente setacciando (trama fine). Continuare con il cocco, il sale, il cioccolato tritato e la granella di pistacchi. Preparare una leccarda, rivestirla di carta forno, creare delle palline leggermente più grandi di una polpetta, porle in leccarda, schiacciarle e riassettarle a formare dei tondi più o meno precisi. Cuocere in forno ventilato, prima a 140 gradi per non più di 9-10 minuti, poi proseguire per altri 5 a 175 gradi. Consuma

Vialone nano al latte di cocco con code di gambero rosso marinate al lime, menta e bacche di Schinus. Speck affumicato croccante

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 Per 4: - 320 gr. di vialone nano - Un trito di mezzo spicchio d'aglio ed 1\3 di cipolla bianca - 600-800 ml. di latte di cocco - 12 code di gambero rosso - 2 lime - Delle foglie di menta - Delle bacche di Schinus - 8 fette di speck affumicato - Olio evo, sale e pepe qb. Eliminare i carapaci dei gamberi rossi e l'intestino con una pinza, ricavare il succo dai lime, tagliuzzarvi delle foglie di menta, aggiungere delle bacche di Schinus; porre a marinare i gamberi per circa mezz'ora, quindi saltarli molto velocemente in padella antiaderente con poco liquido della marinatura; aggiustare di sale e pepe (eventualmente potrà essere preparato un fumetto con i carapaci per allungare parzialmente la cottura del risotto). Sempre in una padella antiaderente rendere croccanti le fette di speck affumicato, quindi tagliarle a striscioline. In una pentola di terracotta temperata soffriggere poco trito di aglio e di cipolla bianca, aggiungendo delle foglie di menta finemente spezzettate e

Biscottone gelato allo yogurt greco, miele di fiori d'acacia, vaniglia, pistacchi e frutti

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 - 350 gr. di yogurt greco intero - Frutti: kiwi zesprigold, mirtilli, lamponi, more - 1 cucchiaio e 1\2 di miele di fiori d'acacia - Semi di 2\3 di baccello di vaniglia - Granella di pistacchi Amalgamare lo yogurt greco e il miele di fiori d'acacia, aggiungervi i semi del baccello precedentemente aperto e svuotato. Tagliare a fettine sottili il kiwi. Foderare con carta forno una leccarda, stendervi uniformemente la crema di yogurt e la frutta, spolverando con la granella di pistacchi. Porre in freezer per almeno due ore, servire il biscotto stemperandolo per un poco a temperatura ambiente.

Il fattore cristianesimo e l'identità alimentare europea

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 [...] Come bevanda hanno un liquido ricavato dall'orzo o dal frumento, fermentato in modo analogo al vino. [...] Il loro cibo è semplice: frutti selvatici, selvaggina appena cacciata, latte cagliato; riescono a soddisfare la fame senza elaborati preparativi e senza ghiottonerie. Nelle parole di Tacito si palesa, molto tempo prima della caduta dell'Impero romano d'Occidente, il modello culturale e gastronomico di coloro che avrebbero segnato le sorti dei territori occidentali europei per molti secoli: popoli di origini germanica e dacica si sarebbero avvicendati occupando queste zone a più riprese, per diverso tempo e per svariati motivi, spingendosi sempre più a sud-ovest. Nel 476, con la deposizione di Romolo Augusto per mano del barbaro Odoacre, i fasti di epoca romana sono solamente un lontano ricordo, si realizza un nuovo percorso in una società ormai pienamente in decadenza, pronta ad essere grandemente rimodulata.  Il punto di partenza lo si deve ricercare sondando i

Linguine di limone e pepe con salicornia, veraci, gamberetti e bacche di Schinus

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 Per 4 - 320 gr. di linguine di limone e pepe rosa (impasto) - 400 gr. di salicornia - 300 gr. di vongole veraci - 200 gr. di gamberetti - 12 pomodorini ciliegino - Pochissimo trito di cipolla bianca ed aglio - 1 peperoncino - 1 spicchio d'aglio - Un trito di prezzemolo - Delle bacche di Schinus - Olio evo, sale e pepe qb. Sbollentare la salicornia per 5-7 minuti in acqua rigorosamente non salata, scolarla e risciacquarla (la salicornia si presenta assai salata di per sé); immergerla in acqua con ghiaccio per mantenere il colore verde intenso; mettere da parte. Tagliare in quattro i ciliegino, far andare in olio un esile trito di cipolla bianca ed aglio assieme ad un poco di prezzemolo tritato, versare quindi i ciliegino e le bacche rosa, cuocere per 15 minuti circa; aggiustare di sale e pepe. Spurgare le vongole veraci, farle aprire in padella, coperchiate, con olio, uno spicchio d'aglio ed un peperoncino; poco prima di spegnere la fiamma incorporare i gamberetti, quindi filtr

Finger food di frittelline di mais e porro, salsa allo yogurt greco, peperone e menta. Insalatina di amaranto, grano saraceno, semi di chia e quinoa rossa con talli

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 Per 12 frittelle circa: - 250 gr. di mais già sgocciolato - 1\3 porro - 100 gr. di farina 00 - 3 uova medie - 1 cucchiaino di lievito per pizza - 100 ml. di panna fresca - Olio di semi di mais - Sale e pepe qb. Per la salsa: - 220 gr. di yogurt greco intero - 100 gr. di peperone rosso - 50 gr. di porro - 5\6 foglie di menta - Poco prezzemolo - Succo di 1\3 di limone - Pochissimo peperoncino - Sale e pepe qb. Per l'insalatina: - Un mix, circa 280 gr., tra amaranto, grano saraceno, semi di chia e quinoa rossa - Mezzo mazzo di talli d'aglione - 2\3 di peperone rosso - Poco succo di limone - Delle foglie di menta - Olio, sale e pepe qb. Sbattere leggermente le uova, quindi unire la panna, la farina ed lievito attentamente setacciati. Incorporare nel composto il mais ed un trito fine di 1\3 di porro, avendo già eliminato la parte verde ed il primo strato. Aggiustare di sale e di pepe. Scaldare abbondante olio di semi, quindi versarvi la pastella, aiutandosi con un mestolino, cercar

Associazioni, club, stampe e confraternite gastronomiche. Seconda parte

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Associazioni, club e confraternite che si occupavano di gastronomia e di cultura alimentare, con l'intento di salvaguardare i prodotti e le identità, avevano anche lo scopo di mettere in connessione i vari professionisti del settore, avvalendosi di efficienti strumenti di informazione al pubblico: in tal modo l'intera filiera produttiva veniva fortemente influenzata. Ne furono un esempio i club parigini di inizio '900, veri e propri gruppi di pressione che potevano indirizzare le scelte di mercato, con una impressionante ricaduta trasversale sulle attitudini delle varie classi sociali: pensiamo, uno su tutti, al mitico  Club des Cent , fondato nel 1912 ed ai suoi illustri rappresentanti, come Curnonsky, Henri Gault e Christian Millau. Francia. Durante la prima guerra mondiale, passando per la crisi del '29 ed arrivando ai travagliatissimi anni Trenta, l'apertura di saloni espositivi e commerciali fu speculare all'intento di sensibilizzare il consumatore verso un

Torta di farina di riso alle noci pecan, ciliegie e panna acida

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- 120 gr. di farina di riso - 120 gr. di noci pecan - 3 uova medie - 110 gr. di zucchero semolato - 200 gr. di ciliegie - 70 gr. di panna acida - 1 cucchiaino e 1\2 di lievito vanigliato - 1 cucchiaino e 1\2 di bicarbonato - Dei frutti di bosco - Dello zucchero a velo, del cacao amaro in polvere - Un pizzico di sale Tritare grossolanamente le noci pecan, tagliare a metà le ciliegie e snocciolarle. Montare le uova e lo zucchero in planetaria fino a che risulteranno belli chiari e spumosi, amalgamare la panna acida. Incorporare, setacciando ed a più riprese, la farina di riso, il lievito, il bicarbonato ed il sale. In ultimo versare il trito di noci pecan precedentemente preparato. Imburrare ed infarinare uno stampo da 20 cm, porvi il composto, livellare e terminare distribuendo le ciliegie. Cuocere in forno statico a 170 gradi per circa 40 minuti. Imbellire la torta con dei frutti di bosco, dello zucchero a velo e del cacao amaro in polvere.

Torta di ciliegie nere di Vignola e crème fraîche con crumb di noci di macadamia e cannella

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La torta: - 300 gr. di farina 00 - 230 gr. di crème fraîche - 3 uova medie - 150 gr. di burro - 200 gr. di zucchero - 250 gr. di ciliegie nere di Vignola - 1 cucchiaino e 1\2 di bicarbonato - 1 cucchiaino di lievito vanigliato  - 1\2 scorza di limone grattugiata - Poco sale Il crumb: - 40 gr. di noci di macadamia - 30 gr. di burro - 25 gr. di zucchero - 40 gr. di farina 00 - Cannella in polvere Unire contemporaneamente tutti gli ingredienti del crumb nel mixer, azionarlo fino ad ottenere un composto piuttosto bricioloso (se troppo umido aiutarsi con altra poca farina); mettere da parte in frigo. Lavorare in planetaria il burro ammorbidito e lo zucchero, rendendoli ariosi e spumosi. Aggiungere le uova intere diminuendo la velocità e continuare ad amalgamare. Unire la panna acida, la scorza di limone, il sale, la farina, il lievito vanigliato ed il bicarbonato (gli ultimi tre a più mandate e setacciando); mescolare con cura. Bagnare della carta da forno, strizzarla e foderare uno stampo

Melanzane speziate al forno con salsa allo skyr, macadamia, porri, sultanina e menta. Quinoa rossa e miglio con olive leccino

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 Per 3 - 3 melanzane oblunghe - 150 gr. tra quinoa rossa e miglio - 1 spicchio d'aglio - Un misto di spezie: paprika dolce, semi di cumino, peperoncino (1/2) e semi di coriandolo - 120 gr. di skyr - Pochissima scorza di limone - Delle olive leccino - Delle noci di macadamia - Dell'uvetta sultanina - 1\2 porro medio - Poche foglie di menta - Olio evo, sale e pepe qb. Tagliare nel senso della lunghezza le melanzane, ricavare degli incavi rettangolari con un coltellino  nella parte interna di esse. Pestare le spezie, la scorza d'agrume e l'aglio, aggiustare con poco olio e sale: il rapporto tra le spezie risulterà variabile a seconda dei gusti, ottenere circa due cucchiai di composto. Porre le spezie pestate negli incavi delle melenzane, rivestire di carta forno una placca, quindi passarle in forno a 200 gradi per circa 40 minuti; lasciarle raffreddare ed aggiustare con pochissimo pepe e sale. Cuocere separatamente la quinoa rossa ed il miglio secondo le indicazioni riport