Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Senso del gusto, cultura e pratiche gastronomiche tra Medioevo e Rinascimento

Immagine
  Domenico Cresti, Convito per le nozze di Cosimo I de’ Medici e Eleonora da Toledo , 1539, Vienna, Kunsthistoriches Museum. Cosimo I, figlio di Giovanni delle Bande nere e di Maria Salviati, fu il secondo ed ultimo Duca nella breve storia del Ducato di Firenze, dal 1537 al 1569 e, col Granducato di Toscana, il primo Granduca dal 1569 fino alla morte. Eleonora di Toledo fu la sua prima moglie. In epoca rinascimentale il cibo e tutto ciò che ruotava attorno ad esso (gli splendidi banchetti, gli allestimenti, il cerimoniale, i mestieri della cucina, quindi non solo i contenuti ma anche le forme attraverso le quali il convivio si realizzava) venivano intesi come fattori di massimale relazione sociale , andando a delineare e definire i rapporti fra persone. Sfarzo ed ostentazione erano i pilastri sopra i quali si edificava letteralmente il senso stesso di società cortigiana, conferendo al banchetto una sua particolare rilevanza politica . Questi aspetti sono messi in risalto dalla

Mutabbaq

Immagine
- Farina "0", 225 gr. - Acqua, 120 gr. - Sale, 8 gr. - Olio, 12 gr. - Manzo macinato, 300 gr. - 1 cipolla bionda - Pomodori, 180 gr. - 3 uova - Cumino pestato, 1 e 1\2 cucchiaino - Sale e pepe Amalgamare in planetaria i primi 4 ingredienti. Lavorare successivamente l'impasto in spianatoia fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Oliare un recipiente e lasciarlo riposare per una mezzora, coprendolo. Privare i pomodori dei loro semi e tagliarli a piccoli pezzi. Oliare una padella e cuocervi i pomodori fino a portarli quasi a salsa. Versare il macinato nella salsa rossa assieme al cumino e procedere con la cottura. Tritare la cipolla. Lasciar raffreddare il preparato, quindi amalgamarvi le uova ed il trito di cipolla. Regolare di sale e pepe. Oliare un ripiano di marmo, prelevare metà dell'impasto e tirarlo col mattarello il più finemente possibile, fino a creare una forma rettangolare. Porre al centro metà dell'impasto chiudendo verso l'interno i lembi l