Quando il colore è #cool...

Solanum lycopersicum è il nome botanico della pianta del pomodoro. Appartiene alla famiglia delle Solanaceae, noi consumiamo appunto la sua bacca: questo è un aspetto assai poco conosciuto dalla moltitudine.

Tralasciando in toto la descrizione della sua antichissima origine, che lo vede protagonista sin nel lontano XII secolo nelle valli peruviane abitate dagli Incas, oggi ci addentriamo velocemente nella descrizione di una simpatica variante, il giallo, al quale gli hashtags #cool, #mood e #trendfood si abbinano assai piacevolmente. I primi pomodori conosciuti ed utilizzati in Europa nel XVI secolo erano proprio di questo colore, ecco quindi la parola "pomo d'oro", venivano però adoperati unicamente come decorazione.

Oggi il datterino e il ciliegino giallo sono purtroppo difficilmente reperibili nel circuito della grande distribuzione. Carichi di minerali e di antiossidanti, marcatamente più dolci dei loro cugini rossi, sono dotati di un grado di acidità assai basso, sicché possono essere agilmente abbinati a piatti a base di pesce o frutti di mare. Vengono coltivati principalmente in Sicilia, visto il clima; troviamo anche alcune varietà piuttosto ricercate: è il caso del napoletano pomodoro Vesuviano del Piennolo, le cui prime coltivazioni risalgono al 1544; quest'ultime sono state conservate nei secoli grazie alle attenzioni dei monaci camaldolesi di Nola che ne hanno lasciata intatta la tradizione.

Il datterino giallo, sicuramente più versatile del fratello ciliegino, dà il meglio di sé nelle ricette dove la parola d'ordine è contrapposizione; viene altresì usato assieme alla zucca per mitigare il sapore di ingredienti impegnativi come il peperoncino, il guanciale o la pancetta. Recentissimo mood è la pizza al datterino giallo.

Ciliegino giallo

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