Il migliaccio di Càsoli, i sapori perduti

In Lucchesia, nel territorio di Bagni di Lucca, salendo per la pittoresca Val di Lima che porta alla rinomata stazione sciistica di Abetone, troviamo un paesello arroccato su una collina, a 500 metri, le cui tracce si perdono addirittura nel lontano Paleolitico Medio: siamo a Càsoli, uno dei borghi più antichi di questa fetta di Toscana.

Bisogna tornare indietro nel tempo, allo scorso secolo, per scoprire una ricetta semplice e buona ma densa di storia e di vissuti: il migliaccio (o miglieccio), piatto assai rustico. Pensate alla povertà dell'entroterra di inzio '900, al doversi adattare alla meglio, sempre. Immaginate di essere in un paesello perso in mezzo ai monti, il territorio riscaldato dal primo sole del mattino dopo una notte di buriana, la nebbia, il profumo e lo scalpitìo della legna che arde nei camini, il fumo che si perde nei vicoli, il ciarlare di vecchie e donne nelle anguste viuzze.

Se il giorno prima avanzava un poco di minestrone, l'indomani si riutilizzava il tutto, ovviamente; si faceva un impasto con la farina di miglio, oppure mezza farina di mais e mezza farina 00, aggiungendo della pasta sbriciolata, quella che avevamo al momento in casa. Con un ramaiolo si poneva un poco di impasto su dei testi di ferro roventi messi sul fuoco, girando velocemente anche sull'altro lato dell'utensile. Eravamo a Càsoli, cento anni fa, e facevamo il migliaccio...

MIGLIACCIO DI CASOLI, PER 4:
- Minestrone di verdura senza fagioli, un litro circa
- spaghetti o taglierini, gr. 150
- farina di miglio e miscela di bianca e gialla, 130 gr.
- olio evo, sale e pepe qb

Far bollire per circa 15 minuti il minestrone di verdura aggiungendo quindi la pasta tagliuzzata grezzamente, portare a cottura. Lasciar quindi intiepidire, salare, pepare, aggiungere tre cucchiai abbondanti di olio e, rimestando con energia, incorporare la farina fino ad avere un composto assai denso. Lasciar riposare per un poco. Oliare una padella antiaderente e porvi, con un ramaiolo, poco impasto facendo attenzione che non risulti troppo spesso. Dorare su entrambe i lati. I migliacci devono risultare assai croccanti.


Migliaccio di Casoli


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